venerdì 12 febbraio 2010

Neve a Roma, neve per tutti...

Ed eccoci al secondo entusiasmante post... yay...
Oggi nella grande città nevica e tutti sono tremendamente eccitati a riguardo, a giudicare dal flusso di dati FB.
Siccome non sono così stoico da camminare nella neve per andare a studiare all'università, nè così volenteroso da mettermi a studiare come un matto qui seduta stante, perchè non fare qulacosa di incredibilmente stupido come perdere tempo in rete?

La neve dunque. Un po' di acqua ghiacciata che casca dal cielo, mica niente di che...
Ma dipende sempre di quale cielo stiamo parlando. Perchè se la neve cade sulla capitale del nostro simpatico e ridente reame allora diventa materia da interessare tutti i sudditi.

Già, perchè se non l'avete notato ancora se una cosa capita nell'Urbe Aeterna vuol dire che conta davvero. Se piove, tira vento o un cane fa la cacca e la cosa tocca le corde emotive degli abitanti di questa "metropoli", subito la cosa assume rilievo nazionale grazie ai portentosi mezzi d'informazione di cui è dotato il Paese.

Infatti c'è da credere che il palinsesto di seri e posati programmi d'informazione come Studio Aperto saranno così strutturati:
  1. titoli di testa;
  2. aggiornamento sulle condizioni meteo con il metereologo in studio;
  3. servizio vero e proprio sulla neve con la tipiche parole di rito: "allertare", "emergenza maltempo", "coltre di neve", "imbiancare";
  4. intervista a passanti ed automobilisti per chiedere: "com'è andare in giro con la neve?", visto che tutti gli italiani ardono dal desiderio di sentire cosa i romani ne pensano su questa cosa;
  5. brevi note di attualità dal mondo;
  6. sevizio su un cane/gatto/altro animale, meglio se sofferente e nella neve;
  7. servizio su comico di turno;
  8. servizio su bonazza di turno, che magari anche lei ha qualcosa da dire a riguardo della neve.
Già perchè tutto quello che fai qui a Roma prende importanza in maniera automatica.
Sei un musicista scalcinato che suona con gli amici e magari hai fatto qualche serata in qualche locale? Beh, sei comunque meglio di tanti altri perchè almeno l'hai fatto a Roma.
Hai velleità artistico-culturali? Qui a Roma sei un Artista/Uomo di cultura.
Sei un rintronato che frequenta discoteche e locali con la musica a palla? Qui ci sono i locali migliori.

Insomma, qualsiasi cosa fai, se ti sei amalgamato bene e ti sei fatto accettare dal "branco" dei romani di sangue puro, finisce che puoi tirartela in ogni ambiente.
Scommetto che se sei uomo ti cresce anche il pene (questa non è mia, ma la prendo in prestito).

Sia ben chiaro, non sono il tipico nordico che odia i romani per partito preso ed elogia la pura semplicità, innervata dallo spirito di sacrificio, dei santi lavoratori delle regioni settentrionali.
Tranquilli merda anche a Nord.
Vengo da una regione di razzisti, xenofobi, arrivisti, campagnoli ripuliti e reinventatisi industriali, ipocriti, lamentosi, avidi e mafiosi, se vogliamo, anche in maniera più subdola delle più efferate famiglie sicule.

Però il romano medio è una cosa spettacolare per: uso disinvolto del proprio vernacolo, boria, sicumera, faccia tosta e parlantina.
Alla fine forse (e sottolineo forse) non è del tutto colpa sua ci sono cause culturali e genetiche.
Ma sull'argomento ci torneremo...

Tuttavia, non sono così cattivo, non voglio fare di tutta l'erba un fascio e vi voglio lasciare con una nota di speranza:
Anche dalla merda (soprattutto da essa) nascono i fiorellini.


As Your Life In Hell

Nessun commento:

Posta un commento